Funesto Festival il Festival di Sguazzi

Attraverso linguaggi e registri differenti, affrontiamo il tema della morte.

FUNESTO, il festival di Sguazzi – ed.1

L’idea che ci guida è quella di offrire una proposta culturale ed artistica che indaghi il tema della morte da più punti di vista. Le arti figurative, il cinema, la letteratura, la narrazione autobiografica, la musica e il teatro ma anche la filosofia e l’antropologia: questi sono alcuni dei “linguaggi” che ci guideranno.

Perchè un festival di Sguazzi

Da quando ha visto la luce nel 2005, Sguazzi si è dedicato a creare spazi e condizioni favorevoli per l’affermazione dell’umanità di ciascuno, ponendo le persone al centro della propria missione, indipendentemente dalle loro condizioni fisiche, psicologiche e sociali. L’associazione riconosce il valore delle relazioni interpersonali e del progresso culturale nel superare le barriere che impediscono il benessere, la cura e la crescita individuale. Tra il 2013 e il 2020, Sguazzi ha collaborato con altre organizzazioni del terzo settore per promuovere il festival “In Necessità Virtù”, che si proponeva di dare voce alle diverse forme di marginalità e disagio umano, con l’obiettivo di promuovere un cambiamento significativo attraverso l’accettazione della nostra condizione di necessità. Funesto è il naturale proseguimento di questa esperienza, ma si distingue per la scelta coraggiosa di Sguazzi di assumersi interamente la responsabilità progettuale e organizzativa, una decisione motivata dalla necessità di riunirsi e rinascere dopo la devastante pandemia che ha colpito il mondo del volontariato.

Perchè il tema della morte

Il titolo del festival, “Funesto”, riflette il tema della morte che permea le scelte artistiche e progettuali dell’evento. La morte è stata un visitatore assiduo nelle nostre case, specialmente durante i momenti più critici della pandemia, quando eravamo al centro della tempesta. Abbiamo cercato di dar voce alla nostra esperienza autobiografica con opere come il libro e il reading musicale “Il Fiocco Viola”. La perdita di Alex, caro amico e socio fondatore di Sguazzi, avvenuta la notte di Natale 2023, ha segnato profondamente l’associazione e ci ha spinti a confrontarci direttamente con il tema della morte. Sebbene non intendiamo celebrare la morte, poiché rimane un segno di contraddizione della vita stessa, desideriamo comprenderla e accettarla. Vorremmo ridisegnare il concetto di morte come momento di riflessione, cura e connessione. In un’epoca in cui la tecnologia modifica costantemente le nostre esperienze di vita e di morte, è importante affrontare questo argomento con consapevolezza e apertura. Speriamo che il nostro festival possa stimolare nei partecipanti una sensazione di libertà consapevole di fronte alla morte, aprendo la strada a una vera libertà nell’affrontare l’esistenza stessa.

Sguazzi ha pensato da subito che il Festival dovesse prevedere un’intensa collaborazione con altre realtà locali e nazionali.
Ad oggi i nostri partner sono:

  • Il festival “A levar l’ombra da terra”
  • Teatro tascabile di Bergamo
  • Lab80 / Bergamo Film Meeting
  • La cooperativa Il Pugno Aperto
  • La casa editrice Durango Edizioni
  • L’Archivio di Stato di Bergamo
  • L’ISREC
  • La Biblioteca “Di Vittorio” della Camera del Lavoro di Bergamo
  • Il Centro di Servizio per il Volontariato di Bergamo
  • L’ONG Emergency
  • la Fondazione San Giuliano e l’ass. SOS Onlus di Ciserano
  • e diverse amministrazioni comunali ed associazioni di volontariato della provincia.

QUI trovi il sito di Funesto con tutte le informazioni aggiornate!


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