SALIAMO…LA rotta del sale

LA VIA, LA STRADA, IL CAMMINO ITALIANO DEL SALE…PERCORSO IN BICI CON CANNUCCIA!

SALIAMOLA è un viaggio programmato dal 2 al 10 settembre 2023, con partenza in bici da Cervia ed arrivo a Venezia.
SALIAMOLA è un grande desiderio d’avventura, nato dalla sentita necessità di fare un “cammino”, di stare semplicemente assieme per un pò di tempo, percorrendo tutti la stessa strada, condividendo gioie e fatiche lungo i tanti chilometri per raggiungere la meta…ma noi crediamo che il percorso sia più importante del traguardo!
SALIAMOLA diventa possibile e sostenibile anche grazie alla rete con altre realtà associative:

SALIAMOLA – IL TRAGITTO COI SUOI ASPETTI NATURALISTI, ARTISTICI E CULTURALI

Il nostro itinerario affiancherà la tradizionale Rotta del Sale, che un tempo le barche percorrevano col loro prezioso carico di sale, dal porto canale di Cervia fino alla Serenissima; si potranno scoprire i paradisi naturalistici dei due Parchi Regionali del Delta del Po, caratterizzati da aree umide ricche di biodiversità, ma potremo anche tuffarci nella storia di questo territorio straordinario che, a Ravenna, ha vissuto i fasti dell’impero romano bizantino, per ospitare poi, nella laguna veneta, la “Regina dei mari”, la città che con l’incanto dei suoi palazzi, dei suoi canali e delle sue chiese, rappresenta uno dei gioielli d’arte più amati al mondo.

  • Prima tappa, sabato 2 settembre: Cervia – Lido di Dante [33km]
  • Seconda tappa, domenica 3 settembre: Lido di Dante – S.Alberto [41km]
  • Terza tappa, lunedì 4 settembre: S.Alberto – Lido di Pomposa (Comacchio) [34km]
  • Quarta tappa, martedì 5 settembre: Lido di Pomposa – Gorino Sullam [33km]
  • Quinta tappa, mercoledì 6 settembre: Gorino Sullam – Rosolina [69km]
  • Giorno di pausa, giovedì 7 settembre: alla scoperta del Delta del Po
  • Sesta tappa, venerdì 8 settembre: Rosolina – Sottomarina [26km]
  • Settima tappa, sabato 9 settembre: Sotto Marina – Venezia [38km]
  • Ultimo giorno, domenica 10 settembre: visita di Venezia e rientro

ASPETTI NATURALISTICI (a cura di Luca Spagnolo e Simone Ciocca)

Introduzione: tutto il percorso di SALIAMOLA si snoda lungo un tratto di costa dell’alto Adriatico caratterizzata da aree umide importantissime per la biodiversità, in particolare per gli uccelli nidificanti, svernanti e in migrazione. Nelle tappe del tragitto da Cervia a Rosolina ci troviamo infatti nel territorio dei Parchi regionali del delta del Po prima dell’Emilia Romagna e poi del Veneto.
Il periodo di visita comprenderà le prime fasi della migrazione e quindi potranno essere osservati soprattutto uccelli nidificanti e forse i primi invernali e migratori. Buona parte delle specie di uccelli indicate in seguito quindi, non saranno legate a località precise ma potranno essere osservate in qualsiasi momento, in quanto non legate ai siti riproduttivi.

 • Prima tappa Cervia-Lido di Dante:
Cervia è famosissima, oltre che per il sale e per il festival di aquiloni, anche per le nidificazioni di numerosi uccelli nelle sue saline: tipicamente possiamo trovare specie emblematiche come il fenicottero rosa, la volpoca, il cavaliere d’Italia e l’avocetta. Purtroppo la recente alluvione ha completamente spazzato via i siti di nidificazione e reso vani gli sforzi riproduttivi delle specie presenti per quest’anno; la speranza è che l’area venga subito frequentata di nuovo e che si possa comunque osservare qualcosa.

Recurvirostra avosetta – Avocetta

 • Seconda tappa Lido di Dante-S.Alberto:
La fascia retrodunale del Lido di Dante è occupata da una pineta storica. I Pini domestici, famosi per i pinoli, sono stati piantumati decenni fa e attualmente sono al termine del loro ciclo vitale, ma la tendenza è quella di lasciarli deperire permettendo così l’evoluzione dell’area in macchia mediterranea spontanea.

Presso Sant’Alberto c’è l’Oasi di Boscoforte, penisola protetta dove poter ammirare le stesse specie di uccelli citati in precedenza e i candidi cavalli della Camargue, che, pascolando, contribuiscono al mantenimento di questo habitat peculiare.

 
Terza tappa Sant’Alberto-Lido di Pomposa:
La “valle” è un termine che nel delta e lungo la costa di Veneto e Friuli indica un bacino utilizzato tradizionalmente per la pesca (di anguille e cavedani) e la caccia (ad anatre e oche). Le Valli di Comacchio ospitano ora una ricca biodiversità. Durante il viaggio, saranno più probabili gli avvistamenti “al volo” degli uccelli più grandi e numerosi: il cormorano, il marangone minore pigmeo, l’airone cenerino, la garzetta e la spatola.

Platalea leucorodia – Spatola

 • Quarta tappa Lido di Pomposa-Gorino:
Nei pressi dell’Abbazia di Pomposa c’è Valle Bertuzzi, una ZPS zona di protezione speciale; il suo complesso sistema di ambienti ospita nutrite popolazioni di gabbiani e sterne: oltre agli onnipresenti gabbiani reali e comuni, si possono anche riconoscere i gabbiani corallini, il beccapesci, la sterna comune e il fraticello.

Larus melanocephalus – Gabbiano corallino

I branchi di cervo del Bosco della Mesola sono  di estrema importanza: trattasi dell’unico gruppo relitto della sottospecie originaria della penisola italiana, con peculiari caratteristiche genetiche da preservare.

Cervus elaphus italicus

 • Quinta e sesta tappa Gorino-Rosolina con giornata di pausa nel delta del Po:
Il delta del Po racchiude ampie estensioni di due ambienti estremamente affascinanti: la barena e il canneto. Visitare la barena a settembre significa restare incantati davanti ai suoi colori: lo statice all’apice della fioritura e la salicornia che inizia ad arrossire.

Sui fili della corrente, se si è fortunati, si potranno scorgere le adunate dei variopinti gruccioni che si preparano per il viaggio verso l’Africa.

Merops apiaster – Gruccione

Soprattutto in questo territorio sono evidenti gli effetti del cambiamento climatico, ad esempio la prolungata siccità dello scorso anno, ha causato l’avanzamento del cuneo salino, portando numerosi terreni agricoli alla rovina per effetto dell’aumento della salinità.

 • Settimana tappa Rosolina-Sottomarina:
Le vie di passaggio tra il mare e la laguna danno lo spunto per andare a caccia di conchiglie. L’area difatti è vocata alla mitilicoltura e sugli arenili si trovano spiaggiati i resti multiformi dei molluschi che abitano i fondali dell’alto Adriatico.

 
Ottava tappa Sottomarina – Venezia:
Non è cosa da tutti i giorni poter osservare dallo stesso punto sia il mare che la laguna. Percorrendo l’isola di Pellestrina si potrà concentrare lo sguardo al bagnasciuga: in questo periodo c’è un importante frequentazione da parte dei limicoli…ma chi sono i limicoli? guarda questo video su YouTube per scoprirlo: Piper Pixar

ASPETTI ARTISTICI e CULTURALI (a cura di Marta Panzera)
Il nostro itinerario affiancherà la tradizionale Rotta del Sale, che un tempo le barche percorrevano col loro prezioso carico di sale dal porto canale di Cervia fino alla Serenissima e ci permetterà, così, di scoprire il paradiso naturalistico generato dall’incontro del fiume Po con il mare, ma anche di tuffarci nella storia di questo territorio straordinario che, a Ravenna, ha vissuto i fasti dell’impero romano bizantino, per ospitare poi, nella laguna veneta, la “Regina dei mari”, la città che con l’incanto dei suoi palazzi, dei suoi canali e delle sue chiese, rappresenta uno dei gioielli d’arte più amati al mondo.

Prima tappa Cervia-Lido di Dante:
Il nostro percorso comincia a Cervia, porta sud del Parco Delta Po, cittadina balneare nota per la salina di origine etrusca dove ancora oggi si produce il Sale Dolce che prende il nome dalla città. Partiremo dalla Torre San Michele, costruita nel 1691 per difendere la città e i suoi magazzini di sale da Turchi e Saraceni.

Navi storiche nel porto canale e Torre San Michele - Ph. Gruppo fotografico cervese
Torre San Michele – Cervia (RA)

Dopo aver attraversato le pinete di Cervia e di Classe, ci troveremo di fronte a uno degli otto monumenti che compongono il sito Unesco della città di Ravenna: la grandiosa e solenne BASILICA DI SANT’APOLLINARE IN CLASSE con il suo caratteristico campanile cilindrico, dichiarata Patrimonio dell’Umanità nel 1996. L’insediamento di Classe è sorto duemila anni fa, su iniziativa dell’imperatore Augusto che decise di stabilire a Ravenna la flotta militare per la salvaguardia della parte orientale del Mar Mediterraneo: un lungo porto canale composto da diversi bacini in grado di accogliere fino 250 navi da guerra. Dopo pochi secoli, agli inizi del V secolo d.C., Ravenna divenne capitale dell’Impero Romano d’Occidente e il porto di Classe si trasformò in un importante scalo commerciale sull’Adriatico, porta d’accesso al mare per l’intera Pianura Padana. Nasce in quel momento la Civita Classis che ancora oggi osserviamo rappresentata nel mosaico della Basilica di Sant’Apollinare Nuovo (v. foto), che si trova nel centro di Ravenna. 

Nata per accogliere le spoglie di Apollinare, Santo patrono della città, la basilica di Classe costituisce uno dei più grandi esempi di basilica paleocristiana ancora intatti ed è ammirata per gli splendidi mosaici policromi del suo catino absidale e gli antichi sarcofagi marmorei degli arcivescovi collocati lungo le navate laterali. La visita della basilica ci permetterà di cogliere la ricchezza simbolica dei mosaici paleocristiani e di avere un assaggio dello splendore dell’arte ravennate.

Seconda tappa Lido di Dante – S.Alberto
Il percorso è tutto in natura!

 • Terza tappa Sant’Alberto-Lido di Pomposa
Il terzo giorno raggiungeremo il piccolo centro di Comacchio, testimone della millenaria convivenza tra la terra e l’acqua, tra il secco e l’umido, tra la gente e il mare. Scrigno di preziosi ambienti naturalistici e meta di buongustai per la degustazione dell’anguilla, il  centro storico di Comacchio ci affascinerà con il suo Ponte Pallotta, più noto come Trepponti. Edificato intorno al 1638, era all’epoca la porta fortificata della città per chi proveniva dal mare lungo il canale navigabile. La volta del Trepponti funge da crocevia per i quattro canali che da qui si dipartono per la città, circondandola e attraversandola.

Ponte dei Trepponti – Comacchio (FE)

 • Quarta tappa Lido di Pomposa-Gorino:

Una breve deviazione dall’itinerario (prendere via Sacche e poi via Giralda Centrale) ci permetterà di raggiungere l’Abbazia di Pomposa che appare improvvisa con il suo svettante campanile in mezzo al verde della pianura e dischiude inaspettati tesori di arte e di storia, che testimoniano il passato fiorente di questo centro monastico benedettino in epoca medievale. Nella basilica di Santa Maria potremo ammirare uno dei cicli di affreschi più preziosi di tutta la provincia, di ispirazione giottesca, e il bellissimo pavimento a mosaico con intarsi marmorei.

Abbazia di Pomposa – Pomposa (FE)

 • Settima tappa Rosolina-Sottomarina:
Dopo aver percorso il Delta del Po, raggiungeremo Chioggia, La Piccola Venezia, considerata fin dal Medioevo una delle capitali europee del Sale; patrimonio dell’umanità UNESCO dal 1987 per le sue calli di ponti e canali attraversati dai tipici “bragozzi”, Chioggia ha ospitato il primo cantiere navale della storia della marineria italiana. Passeggiando tra le sue calli, respireremo l’aria delle “Baruffe chiozzotte” di Goldoni, il padre della commedia italiana che qui visse per alcuni anni e lungo il Corso del Popolo ammireremo la maestosa cattedrale, gli eleganti palazzi e i suggestivi ponti sul Canale Vena.

Chioggia (VE)

 • Ottava tappa Sottomarina – Venezia:
Sogno e meta di viaggiatori e commercianti fin dalla notte dei tempi, Venezia conserva intatta la sua magia anche nell’epoca del turismo di massa. Ancora più emozionante è raggiungere la Serenissima dalla laguna, scorgendo il formarsi dell’inconfondibile sagoma di San Marco dal mare. E’ questa la tratta conclusiva del nostro itinerario della Rotta del Sale.

Attraverseremo i borghi di Pellestrina, di Portosecco e di Malamocco, che nel lontano 742, fu il primo insediamento del dogado veneziano, prima che il governo della città fosse spostato, per motivi di sicurezza, a Rialto.

Dal Lido raggiungeremo in vaporetto il Piazzale Roma, dove lasceremo riposare le nostre biciclette per andare alla scoperta di una Venezia un po’ meno turistica, ma altrettanto autentica e ricchissima di capolavori artistici, addentrandoci nel sestiere di Cannaregio, nella zona del Ghetto ebraico, per poi spostarci nel Sestiere di San Polo, dove visiteremo la Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari, la più grande delle chiese di Venezia, in stile gotico veneziano, che ospita tombe e monumenti funebri di numerose personalità legate a Venezia, tra cui Claudio Monteverdi, Tiziano e Antonio Canova. Al suo interno potremo ammirare 8 secoli di arte, dal periodo gotico a quello neoclassico, passando per fondamentali testimonianze del Rinascimento tra cui spicca l’Assunta del Tiziano. 

Basilica dei Frari – Venezia

Scuola Grande di San Rocco – Venezia

Chiuderemo la nostra visita alle meraviglie della Serenissima, esplorando uno dei gioielli del manierismo veneziano, la Scuola Grande di San Rocco, scrigno del genio artistico di Tintoretto, “il più terribile cervello che abbia avuto mai la pittura” come lo definì il Vasari nella seconda metà del Cinquecento. 

Arte e natura, la magia della luce che vedremo riverberarsi sulla superficie dell’acqua, sui mosaici bizantini e nei teleri dei grandi maestri… un viaggio che ci incanterà per la capacità dell’uomo di dialogare con un ambiente tanto straordinario quanto fragile.

Se vuoi conoscere chi sono i protagonisti del nostro viaggio SALIAMOLA e scoprire le loro avventure di tappa in tappa segui i nostri canali social, Instagram e Facebook: pubblicheremo giornalmente foto e curiosità.

BUON CAMMINO! BUONA SALITA!






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